Deportanza

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Claudio Braglia

Giornalista professionista automotive

Frequentava ancora la facoltà di ingegneria quando ha iniziato la sua carriera giornalistica a Motosprint e Autosprint. Successivamente sono arrivate InMoto, Auto, SuperWHEELS, Moto World e alVolante, alcune delle quali ha anche concepito e diretto. La sua passione? Guidare soprattutto in pista e realizzare le prove più complete supportate da rigorosi rilevamenti strumentali.

Quando ero piccolo e viaggiavo in auto col mio papà, mettevo spesso la mano fuori dal finestrino: mi piaceva sentirla sollevare o abbassare con più o meno forza a seconda di come la inclinavo all’insù o all’ingiù. Senza rendermene conto avevo scoperto la portanza e la Deportanza. Come si può intuire, la Deportanza (definita anche “portanza negativa”), è la forza che schiaccia il veicolo a terra e rappresenta l’esatto contrario della “portanza”, che genera invece una spinta verso l’alto.

Una spinge su, l’altra schiaccia giù

La portanza è il principio in ossequio al quale gli aerei volano. Semplificando molto il discorso, il velivolo si solleva per la particolare conformazione del profilo delle ali, che costringe l’aria a scorrere con velocità differenti: più elevata sulla parte superiore (con pressione minore), più bassa (con pressione maggiore) sotto la superficie inferiore. La Deportanza fa, invece, il lavoro opposto, grazie al contributo del “carico verticale complessivo”, che la spinge evidentemente verso il basso.

Per restare sempre bene attaccata al suolo

Affinché un’auto in movimento, nella sua interazione con l‘aria non sia sospinta verso l’alto, agisce il cosiddetto “peso gravitazionale” del sistema veicolo, determinato dall’entità della sua massa, dalla forma della carrozzeria (che deve essere necessariamente più bassa davanti e più alta in coda) e dal lavoro delle eventuali appendici aerodinamiche (presenti soprattutto nelle auto sportive) che devono essere orientate verso il basso.

Il carico totale agente sugli pneumatici è dato dalla somma del carico statico e del carico aerodinamico. In generale, “schiacciando” la vettura al suolo, la deportanza permette di migliorarne la tenuta di strada e la stabilità, aumentando pure la sua aderenza.

La Deportanza comunque ha un prezzo…

Tali positivi effetti si fanno sentire in rettilineo (dove altrimenti l’auto rischierebbe di sollevarsi da terra) e soprattutto in curva, dove le forze di inerzia tendono a rendere instabile sia le traiettorie della vettura sia il grip degli pneumatici. Come sempre, i team di collaudo e sviluppo cercano di trovare il miglior compromesso nel bilanciamento del sistema vettura: se la deportanza risulta troppo elevata, infatti, la resistenza aerodinamica all’avanzamento aumenta portando a consumi più alti, e al peggioramento di accelerazione e ripresa.